Speed Launcher all'Hellas

Si chiama Speed Launcher ed è l'ultimo grido in fatto di allenamento dei portieri. E' una macchina capace di sparare palloni ad una velocità di 140 Km/h con una precisione millimetrica, regolandone velocità, effetto e direzione. In Italia, sinora, l'ha usata solo il Genoa che l'ha testata con ottimi risultati su Rubinho. Ma dalle prossime settimane la macchina che insegna ai numero uno a "volare" sarà in dotazione anche al Verona che l'ha ordinata su consiglio di Max Marini, il preparatore dei portieri gialloblù e di Rafael.

L'obiettivo è quello di migliorare l'unico tallone d'achille d'un ragazzo che tra i pali già oggi vale la serie A ma che pecca ancora nelle uscite. E in quel famoso "elastico" con la linea difensiva che l'anno scorso più di qualche gol è costato. Problema che più che tecnico rischia di diventare psicologico.

La Speed Launcher consentirà a Rafael di migliorare la velocità d'esecuzione del gesto tecnico in uscite e presa. In Lega Pro un pallone crossato dalle fasce o calciato da un angolo viaggia in media ad una velocità tra i 70 e gli 80 Km/h: lavorare costantemente su palloni "sparati" ad una velocità quasi due volte superiore (cross o calci d'angolo con qualsiasi tipo di effetto) è un vantaggio considerevole perchè permetterà ai portieri gialloblù di acquisire una tempistica d'uscita addirittura più rapida di quella che poi servirà in partita.

Ma ci sono altri vantaggi: il nuovo macchinario (che sarà a disposizione dello staff tecnico gialloblù tra qualche settimana) permetterà a Marini di lavorare con Rafael anche sulle situazioni frontali, tiri da fuori e le famose imbucate sulla salita della linea difensiva che costituiscono uno dei punti deboli dell'uomo ragno gialloblù. Inoltre Remondina potrà usare la Speed Launcher per allenare il resto della squadra sulle palle inattive in entrambe le fasi (difensiva e offensiva) data la capacità della macchina di far arrivare il pallone in maniera precisa dove lo si vuole e come lo si vuole.

Un investimento che conferma l'attenzione della nuova società gialloblù a ogni aspetto che possa portare benefici e miglioramenti alla squadra, tutto in funzione del conseguimento dell'obiettivo dichiarato della promozione. Attenzione che si era già vista anche nel caso della pubalgia di Rantier, in mano sin da subito ad uno dei massimi esperti medici del problema, il prof. Francesco Maria Benazzo (ex responsabile medico della nazionale italiana di atletica per tre olimpiadi e da molti anni consulente ortopedico dell'Inter) e seguito con tanto di staff in appoggio in caso di criticità durante la stagione da uno centri-gioiello per il recupero degli sportivi in Italia: il Kinemove Center di Pontremoli.
fonte: TGGialloblu.it

Ecco un video del 23 Settembre 2009:

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